31 anni di storie e solidarietà per Casa Don Puglisi

31 anni di storie e solidarietà per Casa Don Puglisi

31 anni di storie e solidarietà per Casa Don Puglisi 2560 1707 Casa Don Puglisi

Il 26 ottobre è per noi un giorno speciale: è il giorno in cui la nostra Casa è nata!

Trentuno anni fa a guidarci fu l’intenzione di dare una risposta a situazioni così complesse che non trovavano un luogo concreto o qualcuno che se ne prendesse cura.

Un desiderio di accoglienza, il nostro, che ha incontrato nei primi anni e per molto tempo degli ostacoli, un cammino difficile non solo per la complessità delle situazioni, ma anche per la fatica a sentirsi davvero Casa.

Eppure ogni ostacolo, ogni storia e ogni mamma ci sono rimasti nel cuore e ci hanno uniti proprio come una famiglia. Nel segno di Don Pino Puglisi non ci siamo arresi e, anche se le difficoltà ci sono ancora, oggi si respira proprio l’aria di una Casa. Una casa piena di bambini che le donano spontaneità e che crescono come nelle grandi famiglie di una volta, legati da un sentimento di profonda fraternità. Una Casa in cui le mamme e le altre donne accolte nei momenti difficili si accorgono meglio di cosa è dato loro di vivere e trovano nuovi inizi e nuove strade per ripartire.

Così man mano si è consolidata la strutturazione della Casa di accoglienza per donne e bambini, ma soprattutto si è approfondito il suo senso, il suo essere in questo territorio un segno piccolo e umile, ma convinto, del Vangelo e della Costituzione. In quest’orizzonte abbiamo sempre colto, come primo significato che la Casa trasmette, quello della vita e del lavoro pensati come vocazione.

Dopo trentun’anni la nostra intenzione iniziale è diventata realtà in tanti modi diversi, ma la nostra energia non è scemata. È ancora forte la nostra convinzione che ogni accoglienza debba essere attenta e non possa essere fatta senza una riflessione continua su ciò che serve. In particolare, negli ultimi anni abbiamo deciso di lavorare più sodo per superare l’adagiarsi nell’assistenza e per diversificare i cammini in base alla diversa situazione di ogni nucleo familiare.

Pur potendo fare affidamento solo su contributi pubblici limitati e dovendo quindi fare i conti con l’economia del buon padre di famiglia, cerchiamo ogni anno di rendere più viva la nostra Casa, con iniziative concrete che possano fare la differenza non soltanto per chi vi vive ma anche per la comunità di cui fa parte.

Stiamo vivendo, come tanti padri di famiglia, tempi difficili ma continuiamo a confidare in Dio e nell’aiuto di tutti coloro che, cercando di conoscere a fondo la Casa, si sentono coinvolti e danno il loro contributo in molti modi.

Allora auguri ancora alla nostra Casa, ma un grazie di cuore anche a chi la rende ogni giorno segno di una corale solidarietà!