“A Modica don Puglisi è vivo, per questo il ricordo del venticinquesimo del suo martirio è stato un vegliare sulla città lo scorso settembre con l’adorazione eucaristica dalle Benedettine per sempre ripartire da quella confidenza con Cristo, che per don Pino era la radice di un agire coraggioso e generoso. E quindi l’incontro con suor Carolina Iavazzo è diventato un invito a esporsi, a decidersi per il bene così da onorare don Puglisi con verità, accogliendo il messaggio di uno che è stato pienamente uomo e autenticamente cristiano e prete”.
A dichiaralo è Maurilio Assenza, direttore della Caritas diocesana di Noto, che aggiunge: “Ora, il prossimo 21 ottobre è la sua festa liturgica e nei giorni successivi cade l’anniversario dell’apertura della Casa a lui intitolata. Invitiamo a un ricordo anzitutto concreto, che prenda sul serio quello che don Pino Puglisi amava dire: ‘Se ognuno di noi fa qualcosa, allora possiamo fare molto’. Alla Casa c’è bisogno di una mano soprattutto per aiutare i bambini nei compiti, ma in tanti modi si può stare accanto e si può contribuire al bene. Onoriamo così allora don Puglisi, donando qualcosa per i fratelli. Vogliamo però anche dire il nostro grazie per quello che è accaduto con la Casa a lui intitolata, per la possibilità che viene data di sperimentare un segno che orienta al regno di Dio, regno di pace e di amore, tanto diverso dalle logiche dominanti che arrivano al disprezzo dei fratelli se migranti (disprezzo di Cristo per i cristiani, poiché in ogni povero Dio si fa presente e visita). Un segno che invita a cura vera per i piccoli e poveri, molto diversa di “soluzioni” per le povertà dettate da facili slogan demagogici, e non da una reale conoscenza delle cause delle povertà da cui si esce solo con attenta cura educativa e un corale clima di crescita culturale e relazionale. Vogliamo dire grazie per i tratti di regno di Dio che silenziosamente, dalla seminagione dei martiri e dei testimoni, crescono della nostra città e lo faremo giovedì 25 ottobre con l’eucaristia che sarà celebrata alla Casa don Puglisi alle ore 19”.
Sarà presieduta da don Fortunato Di Noto, vicario episcopale per le fragilità e fondatore di Meter.
“Dal 25 ottobre a domenica 28 – spiega Assenza – vogliamo anche offrire un piccolo segno agli amici della Casa e a quanti la sostengono scegliendo i prodotti solidali del laboratorio e del punto vendita con il piccolo dono di un portachiavi con il logo della Casa: una Casa che genera altre case. Una Casa che fa ripartire le persone aiutandole prima a costruirsi una casa dentro e quindi, accompagnandole con cura, ad avere la propria casa.
Una Casa che chiede alla nostre case di avere la porta aperta, anzitutto del cuore, per una città umana, una città che resta umana in tempi tristi. Che vogliamo colorare di luce operando il bene, invocando e invitando tutti all’apertura del cuore e della mente. Segnaliamo anche che ogni sera nella cappella della Casa alle 20 si pregano i vespri, aperti a tutti coloro che vogliono unirsi, per tenere aperta la porta del cielo con una preghiera di intercessione per tutti e con l’ascolto quotidiano del Vangelo come luce per il cammino e fonte di discernimento della vita e della storia. Forte convinzione e fondamento della Casa questa, anche nell’architettura che poi si sviluppa con gli ambienti della vita e il salone che presto, ospitando il “presepe della città”, diventerà luogo di un ritrovarsi condividendo il senso vero del Natale, della sua luce gentile che invita al dono, al dono gratuito, al dono generoso”.