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Notizie dalla Casa

La brace e la cenere

La brace e la cenere Casa Don Puglisi

In questo libro si dà voce ad una storia comune, entro cui si colloca anche la Casa don Puglisi: la storia del Concilio Vaticano II recepito nella Chiesa di Noto – per il forte impulso anzitutto di Mons. Salvatore Nicolosi, padre conciliare – e riportato alla vita quotidiana, con una particolare attenzione ai poveri e ai giovani.

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Nel nome di Don Pino Puglisi (1997-2017)

Nel nome di Don Pino Puglisi (1997-2017) Casa Don Puglisi

Dal 21 marzo 1997 la Casa di accoglienza, sorta a Modica nel 1990, è intitolata a don Pino Puglisi. La scelta venne fatta insieme al vescovo Mons. Salvatore Nicolosi, che disse: «Intitoliamo questa Casa del Seminario, che era chiusa ed è stata riaperta e ristrutturata per ospitare donne e bambini in particolari momenti della vita, a don Puglisi: perché così i seminaristi avranno il rimando ad un modello di prete che ha saputo vivere il suo ministero incarnandosi nella storia e mettendosi dalla parte dei più deboli per fedeltà al Vangelo e tutti avranno un modello di vita cristiana autentica».

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No alla violenza sulle donne e sui bambini di Maurilio Assenza (2012)

No alla violenza sulle donne e sui bambini di Maurilio Assenza (2012) Casa Don Puglisi

Donne e bambini sono al centro dell’attenzione della Casa don Puglisi, per quella vulnerabilità che impegna ad essere con loro e per loro difesa e presenza. La Casa parte da storie concrete. Questo permette di dare nome precisi alla violenza, permette di coglierla anche laddove non si vede subito (come gli effetti sui bambini della mancata crescita di alcune mamme, che forse rimanda a una più ampia responsabilità di tutti noi adulti, di tutti noi adulti che non sempre siamo tali).

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Promuovere comunità locali, liberare persone di Gaetano Giunta (2010)

Promuovere comunità locali, liberare persone di Gaetano Giunta (2010) Casa Don Puglisi

Il ‘patto educativo’ è uno snodo importante nel cammino delle ripartenze: significa che la persona incomincia a fare un passo nel segno della consapevolezza e della reciprocità. Ed è uno snodo del nuovo welfare comunitario che sempre più dovremo promuovere dal basso.

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Le relazioni educative nelle città plurali di Giovanni Salonia (2010/2011)

Le relazioni educative nelle città plurali di Giovanni Salonia (2010/2011) Casa Don Puglisi

Una delle preoccupazioni della Casa don Puglisi è attivare percorsi perché dall’accoglienza nella Casa si passi all’inclusione nella città, ma anche ogni famiglia ha la stessa preoccupazione: che i figli possano collocarsi nel mondo in modo positivo.

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Nelle metamorfosi della vita, aiutare a crescere di Marcella Fragapane (2010)

Nelle metamorfosi della vita, aiutare a crescere di Marcella Fragapane (2010) Casa Don Puglisi

Questo saggio di Marcella Fragapane affronta i nodi dell’adolescenza, con una grande lucidità che cogliamo fin dall’inizio: «L’educazione è l’arte dell’educare, ovvero l’avvio di un processo creativo di trasformazione.

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Nutrire l’anima dei nostri bambini di Marcella Fragapane (2010)

Nutrire l’anima dei nostri bambini di Marcella Fragapane (2010) Casa Don Puglisi

I bambini sono al centro della Casa don Puglisi, e vogliamo che siano anche al centro della Città. Perché, a partire da loro, sarà possibile rinnovare l’umanità. Questo oggi impegna a cercare vie alternative alla mentalità corrente.

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DALL’ARMENIA A MODICA PER CURARSI

DALL’ARMENIA A MODICA PER CURARSI Casa Don Puglisi

Il 24 febbraio, ultimo venerdì del mese, nei cantieri educativi o in altre periferie della città si celebra la Messa per la città. A Modica sarà celebrata alle 18 nella cappella dell’Ospedale Maggiore, con una particolare intenzione per gli ammalati e per chi ha cura di loro

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“Crisci ranni”

“Crisci ranni” Casa Don Puglisi

Al suono delle campane di tutte le chiese di Modica bassa, alle diciotto in punto di ieri, l’antico rito si è rinnovato con tutta la ‘freschezza’ della sua forza evocativa. ‘Crisci ranni, crisci ranni, crisci ranni’: per tre volte è stato scandito, mentre i papà e le mamme hanno alzato al cielo i loro figli in segno di ‘benedizione’.

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LA TESTIMONIANZA DI DAUDÀ

LA TESTIMONIANZA DI DAUDÀ Casa Don Puglisi

La testimonianza di Daudà, giovane maliano sfuggito alla guerra, in cerca di un futuro prima in Libia, poi nalmente in Italia, ha accompagnato la messa per la città celebrata ieri sera nella parrocchia del Santissimo Redentore in contrada Quartarella, a Modica. Tema per la riessione è stato: “La città che accoglie uno di questi piccoli, accoglie me”.

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