I passi dell’accoglienza
L’accoglienza nella Casa Don Puglisi è educativa. Per questo non si può accogliere immediatamente e senza discernimento. Sono necessari documentazione, presa in carico da parte dei servizi sociali, consapevolezza in chi verrà accolto. La Casa, infatti, aiuta a fare il punto sulla propria vita e a fare esperienza delle regole necessarie per vivere con gli altri. Per ognuno il cammino è personale, e sostenuto dalle educatrici per la propria crescita e dall’assistente sociale per tutti i rapporti esterni. Sempre con particolare attenzione ai bambini. Si lavora in rete con i servizi sociali e sanitari e si offre anzitutto la condivisione del vissuto di ogni giorno, in cui si verificano effettivi passi in avanti e ci si rende conto di difficoltà che persistono. Soprattutto si vive la relazione, e si promuovono consapevolezza, fiducia, dignità, autostima.
Verso una casa propria
L’obiettivo della Casa è che ognuno possa ritrovarsi e diventare capace di farsi una propria casa. Per questo è importante maturare una “casa dentro” dove ritrovare forza e luce per i passi della vita, come pure il lavoro e un tessuto relazionale che sostiene. Quanto si fa nella Casa per questo richiede un impegno corale della comunità. E ci potranno essere anche situazioni che necessitano di restare protette. Cerchiamo di avere a cuore tutti, uno ad uno… E in questa attenzione, anche chi è passato dalla Casa e ormai ha una vita propria, sa che può sempre contare su di noi.
Altri cammini
Ci sono pure cammini di pronta accoglienza, nella prospettiva dell’housing sociale e ancor più dell’housing first, ovvero della casa che può diventare motivo di incoraggiamento per ripartire nella vita. Una rete di piccole case costituisce il “Portico di Betsaida”, ricordando l’episodio evangelico del paralitico che non ha nessuno che lo spinga nella piscina dalle acque miracolose. A Casa Piero Iemmolo nell’housing, coordinato dall’Associazione We Care, l’attenzione è soprattutto ai migranti.
Accoglienza e Ripartenza
Accogliamo perché si possa ripartire. Accogliamo in stile di famiglia. Donne sole, mamme e bambini sono accompagnati uno ad uno. E si spingono gli adulti a ritrovarsi, a trovare la propria “casa dentro”, per poter fare passi progressivi di vita responsabile. Aiutano il lavoro e le reti relazionali. Ai bambini si dona “un’ala di riserva” con l’affetto, l’aiuto nello studio e in tutto ciò che li fa crescere forti e veri. Tutti rinasciamo a una vita più vera. Anche la città, se ha a cuore i suoi figli più fragili, diventa più giusta e fraterna.
Crisci Ranni
Una città non solo più giusta e fraterna ma anche pasquale, ovvero capace di rinascite e di felicità. Questo il messaggio del cantiere educativo che prende il nome dall’antico rito pasquale con cui, al suono delle campane della resurrezione, i genitori lanciavano in alto i bambini gridando loro “Crisci ranni!”. Crisci Ranni diventa un luogo in cui si cresce (tra studio, sport sociale, laboratori…) ma anche un processo educativo e civico ampio che coinvolge famiglie, scuole, associazioni, istituzioni e culmina nella grande festa educativa che ogni anno si rinnova il sabato dopo Pasqua.
Economia Solidale
Sono azioni di sistema quelle che attiviamo: si accoglie, si fa crescere comunità, si promuove un’economia che aiuta ad accogliere e a far crescere beni comuni e relazionali. Ci inseriamo in un tessuto ampio di esperienze che in tutta Italia e nel mondo pensano l’economia “civile”, volta al benessere e alla felicità comune. Partecipiamo al “Patto di Assisi” con cui giovani imprenditori di tutto il mondo, invitati da Papa Francesco, si sono impegnati a far crescere un’economia che abbia a cuore lo spirito di San Francesco: non possedere ma ‘usare’ e ‘custodire’.
Tracciamo il sentiero verso
un futuro migliore
Accogliamo persone (donne, mamme, bambini) in momenti difficili della loro vita. Accogliendo si comprende che la vita è relazione. E questo aiuta a preparare un tempo nuovo, in cui le nuove generazioni potranno sperimentare una vita migliore della nostra.
I bambini al centro
Come Don Puglisi pensiamo che l’umanità possa rigenerarsi partendo dai bambini. Li aiutiamo a crescere, insieme alle loro mamme, con attenzione uno ad uno. Li aiutiamo nello studio, perché a tutti sia data la “parola che fa uguali”, e offriamo loro ciò che nutre e dà pienezza alla vita. Collaborare, come volontari e famiglie affiancanti, diventa una possibilità unica di crescita in cui si dà e si riceve.
Housing Sociale
Desideriamo che donne, mamme e figli sperimentino un forte senso di Casa per costruirsi una “casa dentro” e gustare, quindi, la gioia e la responsabilità di una propria casa. Per questo si sperimentano cammini di autonomia, ritmati da “patti educativi”, in piccoli appartamenti. C’è pure il “Portico di Betsaida”, una rete di piccole case per chi ha bisogno di un’accoglienza con minor carico educativo.
Inclusione lavorativa
Le donne e le mamme della Casa Don Puglisi, e con loro altri lavoratori, insieme all’arte del cioccolato e dei nostri buonissimi biscotti o delle focacce, imparano a contribuire al progresso materiale e spirituale del Paese. Nel lavoro infatti, sottolineava Adriano Olivetti, c’è “qualcosa di più dell’indice dei profitti”: c’è una vocazione, una crescita della comunità, una speranza di futuro.
La casa per la città
La Casa è cresciuta grazie ad una corale solidarietà. Quindi il volontariato, l’economia solidale, l’elaborazione culturale, la formazione aiutati dall’Istituto di Gestalt H.C.C. Kairòs, il “presepe della città” coinvolgendo le scuole in un manufatto comunitario a partire dalle fiabe del Natale. “Non possiamo pretendere di cambiare il mondo – diceva Don Puglisi – ma possiamo porre segni”.
“Essere una volontaria della Casa Don Puglisi, mi sta insegnando una cosa fondamentale: ognuno di noi, nel suo piccolo, può cambiare le cose, l’importante è mettersi in gioco.”
Giulia Denaro. Educatrice
Economia solidale.
Il lavoro Buono
Dalla Casa si è generato altro, come i laboratori per inserire nel lavoro mamme e donne accolte. Lavoro per loro, ma anche per altri. Lavoro ricevuto come proposta e possibilità, qualificato dalla sua valenza solidale, quindi motivo di gratitudine e di restituzione. Lavoro cooperativo. Un progetto con cui si guarda lontano e ci si unisce a tanti altri. Partecipiamo anche noi all’Economy of Francesco, voluta dal Papa, perché i talenti dei giovani, impegnati con dignità e creatività, permettano all’economia di diventare civile, e così accrescere giustizia, uguaglianza, fraternità, sostenibilità.
Laboratorio Don Puglisi
Volevamo fare le magliette, poi ci abbiamo pensato: meglio i dolci. Una grande maestra, la signora Lina, ci ha subito aiutato con la sua arte, poi trasmessa e adesso capace di assicurare “qualità, tradizione, solidarietà”. “Una mamma per noi”, hanno detto di lei le nostre mamme. A dire come affetto e lavoro si integrano. E così anche amaro e dolce, intrecciati nella vita come nel cioccolato dell’antica tradizione modicana, oggi con il marchio IGP.
Focacceria
Nel 2012, abbiamo pensato che poteva essere bello anche fare le focacce tipiche della nostra città, e le pizze, le arancine, i buccaturedda, i pastieri, i panzerotti, i tomasini e… i sambusa, raviola speziata la cui ricetta ci è stata trasmessa da un’amica somala. E poi i primi piatti e i secondi… “Stiamo squadra”, dice spesso una mamma della Casa. E quando la squadra si muove può preparare catering per tante persone. Basta prenotare!
Bar Equo e Solidale
“La tavola fa amici”. Con il bar/focacceria, nel nostro punto vendita puoi fermarti per un pasto tipico come per una cioccolata calda o un gelato con base genuina, preparata in un’azienda etica. E il caffè è bio ed equo solidale, un caffè di un’affermata azienda (la Moak) che si è estesa nel mondo senza dimenticare le sue origini in questo territorio e che ha una linea equa e solidale. Un lavoro è buono se ama la terra, la rispetta, e vive nel mondo come la Casa comune.
Libreria per tutti e Biblioteca dei bambini
La nostra libreria viene ogni giorno arricchita da libri di qualità, con una particolare attenzione ai bambini dettata dalla nostra storia. Ci sono libri e collane di letteratura, romanzi, racconti, testi di economia civile, psicologia, sociologia, spiritualità, teologia, testimonianza. Leggere è importante: ci si confronta con grandi consegne e così si formano un mondo interiore e si aprono mondi. Per i bambini ci sono, insieme a bellissimi libri, una biblioteca con testi consultabili sul posto e eventi per nutrire l’anima di bellezza.
Il nostro punto vendita
Dolci, focacce, caffè, libri sono insieme al nostro punto vendita a nutrire la vita. Qui puoi comprare e consumare i nostri prodotti, ma anche ascoltare come si producono, la tradizione che testimoniano, lo scopo ultimo della loro vendita, ovvero il sostegno alla Casa. “Solidarietà che nutre” diventa la nostra porta nella città, dove poter sedere alla “tavola che fa amici”, mentre “ogni libro apre orizzonti”.
Turismo Solidale
Se vuoi sostare, sperimentando pace e collocandoti in un posto strategico da cui puoi raggiungere i principali centri del Val di Noto, scegli Villa Polara. Immersa nella quiete della campagna modicana, dalla sua terrazza lo sguardo incontra l’ampiezza del mare. Si tratta di una Villa delle Benedettine, ristrutturata e restituita alla comunità grazie al progetto “Ospitalità e pensieri mediterranei” della Fondazione Val di Noto, con l’apporto di Caritas italiana, ideato da un gruppo di partner: Fondazione Madre Teresa, Associazione e Cooperativa Don Puglisi, Crisci Ranni, Arca.
Diventa anche possibile luogo per incontri ed eventi.
I nostri progetti.
Ben-essere sul territorio
In una città frontale, contribuiamo a relazioni che generano prossimità e comunità. Nel solco di una storia ricca di valori etici e spirituali, cultura e vivacità sociale, aiutiamo le nuove generazioni a scoprire l’anima della città. Aprendoci a tutti, riscopriamo la terra come Casa comune, nella convivialità delle differenze.
Crisci Ranni
Lanciare in alto i bambini e gridare “Crisci ranni!” diventa il simbolo di una città pasquale, che vuole il bene vero dei propri figli. Il cerchio dei genitori parla dell’importanza della famiglia e degli affetti; la piazza in cui il rito si rinnova ogni sabato dopo Pasqua rimanda all’agorà, alla politica come partecipazione. E ogni giorno nel cantiere si rinnova una tenacia educativa nel segno dell’I care.
Capitali spirituali, beni relazionali! Il cantiere educativo aiuta a ripensare le periferie, il fare scuola come affettoterapia, il calcio come sociale… E il rito parte da processi educativi e civici condivisi con le scuole, nella creatività dell’infanzia, negli apprendimenti dei ragazzi, nella cittadinanza attiva dei giovani, nella formazione sapiente degli insegnanti, nella cura dell’essenziale della fede per la pastorale.
Il servizio civile universale
Una grande opportunità diventa per i giovani il servizio civile, un anno di relazioni che fanno crescere nell’orizzonte del dono. Della vita “non accartocciata”. Dell’affetto che cura. Dell’intelligenza che scruta. Della sapienza che genera pace. Si partecipa ai bandi, potendo scegliere di svolgere il servizio nella Casa, che è uno dei centri operativi della Caritas diocesana di Noto.
Ribes – Con i bambini
Partiamo sempre dalla vita, cerchiamo risorse che attivano la comunità, ma anche proviamo con dei bandi che permettono di sviluppare progettualità. Come Ribes, con cui si danno “vitamine” per quelle fasce medie di difficoltà a scuola dette bes. Con il di più dell’affiancamento familiare, in rete con partner di tutta Italia.