‘Eventi mediterranei’, a Pozzallo nel solco di Giorgio La Pira

‘Eventi mediterranei’, a Pozzallo nel solco di Giorgio La Pira

‘Eventi mediterranei’, a Pozzallo nel solco di Giorgio La Pira Casa Don Puglisi

‘Ospitalità e pensieri mediterranei’ è un progetto della Fondazione di comunità Val di Noto articolato in luoghi, eventi, itinerari che si è avviato con la riapertura di Villa Polara come Casa per ferie lo scorso 9 luglio e che ora continua con una serie di eventi mediterranei a Pozzallo. Il logo vuole da una parte richiamare che si tratta di un evento, ovvero di un appuntamento festivo, dall’altra si rileva l’espressione “venti mediterranei” in alternativa ai “venti di guerra”. Sono infatti eventi – un altro si sta programmando per la primavera – che vogliono ricordare come il ‘festivo’ anticipa un mondo che sa vivere nella pace e che la vocazione del Mediterraneo, in questo momento drammatico cimitero dei migranti, ha come vocazione la pace. Giorgio La Pira lo pensava come il nuovo Mare di Tiberiade, dove si incontrano la filosofia greca, il diritto romano, il cristianesimo, le scienze e la sapienza orientali, i valori dell’Africa (l’ospitalità, l’innocenza, la danza, il cammino). In ogni evento si pensa a mettere insieme un momento di riflessione e uno di festa. Il primo è in occasione dell’estate di San Martino, proprio nella città di Giorgio La Pira, a Pozzallo. Il 9 novembre la giornalista Annachiara Valle, autrice di un bel libro sul sindaco Santo di Firenze, ne presenterà il messaggio ai giovani delle scuole di Pozzallo che si stanno preparando leggendo testi di La Pira e su La Pira. Come detto dal papa a Palermo, si vuole stare accanto ai giovani aiutandoli a coltivare sogni. Nel pomeriggio ci sarà una tavola rotonda (ore 18,30 spazio Meno Assenza) su come riscoprire l’anima della città, tema caro a La Pira. Un ricordo certo, nei giorni dell’anniversario della morte, ma anche un’ispirazione per rigenerare con la solidarietà i nostri territori. Sono previsti i saluti istituzionali (sindaco e vicario foraneo), l’intervento di Annachiara Valle e di due studiosi locali, promotori di tanta sensibilità lapiriana, Grazia Dormiente e Carmelo Nolano. Con brani musicali della scuola media ‘Rogasi’. Il sabato 10, alle 19, in via San Martino, apertura dell’infopoint e punto vendita don Puglisi (cioccolata modicana e biscotti attorno al trinomio qualità-tradizione-solidarietà), alle 21,30 serata musicale con il ‘Duo Coppola’ (affermato gruppo pozzallese), in piazza Municipio, e frittelle e vino, come da tradizione. Il vino sarà quello prodotto da Libera nei terreni confiscati alla mafia, a ricordare anche come si possono sempre unire dimensioni gioiose della vita con l’impegno (necessario) per la legalità. La domenica, alle 11,30, esibizione della banda musicale ‘Città di Pozzallo’. Nelle mattinate del sabato e della domenica sono previsti itinerari turistici solidali curati dalla Cooperativa Etica Oqdany, che coordina anche l’organizzazione dei vari momenti. L’itinerario parte da Torre Cabrera, simbolo di Pozzallo, e passando per Villa Tedeschi e la chiesa madre, dove si trova il fonte dov’è stato battezzato La Pira, continuerà a Modica – nelle proposta completa – con Villa Polara e Casa don Puglisi, ospitata nello storico Palazzo Papa. L’appuntamento del 9, 10 e 11 novembre è in collaborazione con la cooperativa etica ‘Ogdany e con il patrocinio del Comune di Pozzallo.

“Dobbiamo recuperare un festivo ricco di senso, dobbiamo recuperare – dichiara il presidente della Fondazione Val di Noto, Maurilio Assenza – una memoria dei testimoni che non sia mitica ma diventi un’ispirazione forte per attraversare tempi difficili, dobbiamo ripensare i territori tra locale e globale: gli eventi a Pozzallo in occasione della festa di San Martino – festa del dono per eccellenza – sono un tentativo di dirci nella festa e nella riflessione come restare umani in un tempo di rancori, semplificazioni, smarrimento. Con Giorgio La Pira vogliamo leggere nel profondo la nostra storia e ritrovare quel ‘sentiero di Isaia’ in cui anche lo zoppo potrà saltellare e il cieco vedere… in cui possiamo correggere passi che ci allontanano gli uni dagli altri e aprire gli occhi per scorgere, nel volto dell’altro, la comune chiamata a vivere come famiglia umana, la grande e variegata famiglia umana che per i credenti in Gesù Cristo è preciso desiderio e volontà di Dio, di un Dio che è Padre comune. Vogliamo pensare anche a quello che diventa un territorio se il turismo non è centrato solo su divertimento ed estetica ma diventa una visita che fa incontrare abbattendo muri e costruendo ponti. Ed ecco che l’evento non si chiude in sé ma apre alla sperimentazione di itinerari a Pozzallo e nel Val di Noto per scorgere la bellezza tutt’intera, certo dei paesaggi e dei monumenti, ma anzitutto della gente e della gente che si spende per ideali, come esemplifica la rete di partner del progetto ‘Ospitalità e pensieri mediterranei’: la Caritas diocesana, le Fondazioni Val di Noto e San Corrado, la Casa e la cooperativa don Puglisi, il cantiere educativo Crisci ranni, la Casa dell’Arca”.