La testimonianza di Daudà, giovane maliano sfuggito alla guerra, in cerca di un futuro prima in Libia, poi nalmente in Italia, ha accompagnato la messa per la città celebrata ieri sera nella parrocchia del Santissimo Redentore in contrada Quartarella, a Modica. Tema per la riessione è stato: “La città che accoglie uno di questi piccoli, accoglie me”. Il tema dell’accoglienza e, in particolar modo, seguendo l’invito di Papa Francesco in occasione della Giornata dei migranti e dei rifugiati celebrata due settimane fa, l’accoglienza dei minori che arrivano nelle nostre coste senza genitori. Proprio la parrocchia di contrada Quartarella, come ha ricordato il direttore della Caritas diocesana di Noto, Maurilio Assenza, ha aperto la “strada a tutte le parrocchie”, avendo tra le prime accolto l’invito del Papa a ospitare una famiglia di migranti. I membri della parrocchia, da alcuni mesi, hanno accolto e si prendono quotidianamente cura di una famiglia marocchina composta da cinque persone: genitori e tre gli.
LA TESTIMONIANZA DI DAUDÀ
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