Nel nome di Don Pino Puglisi (1997-2017)

Dal 21 marzo 1997 la Casa di accoglienza, sorta a Modica nel 1990, è intitolata a don Pino Puglisi. La scelta venne fatta insieme al vescovo Mons. Salvatore Nicolosi, che disse: «Intitoliamo questa Casa del Seminario, che era chiusa ed è stata riaperta e ristrutturata per ospitare donne e bambini in particolari momenti della vita, a don Puglisi: perché così i seminaristi avranno il rimando ad un modello di prete che ha saputo vivere il suo ministero incarnandosi nella storia e mettendosi dalla parte dei più deboli per fedeltà al Vangelo e tutti avranno un modello di vita cristiana autentica». La Casa ha assunto questo nome con convinzione, avvertendo anche in don Pino Puglisi un’ispirazione educativa e la proposta di un corale impegno nella città, ritornando spesso ad un suo invito, tanto semplice quanto vero: «Se ognuno di noi fa qualcosa, allora possiamo fare molto». Diventa anche significativo che nel 1990 la Casa (ancora senza nome, semplicemente era detta: casa di accoglienza) nasceva perché, pregando il Padre nostro, non potevamo non fare qualcosa per chi aveva bisogno di un sostegno e, quando si tratta di legami, il sostegno diventa una Casa. Nello stesso anno don Puglisi fondava nel quartiere Brancaccio di Palermo il Centro Padre nostro come segno alternativo al dominio mafioso dei padrini. «Padre nostro, preghiera che si recita con il cuore!»: un breve scritto di don Puglisi nella nostra cappella rinnova il messaggio. Con un particolare commovente: vicino allo schema di omelia sul Padre nostro, c’è un appunto: «Pregare per i persecutori». Siamo nel luglio del 1993, don Puglisi sarebbe stato ucciso il 15 settembre, ma già percepiva il pericolo e lo viveva negli orizzonti del Vangelo che è dono e perdono. Qui riportiamo un testo che, riportando molti brani di don Puglisi e collegandoli al Sinodo della diocesi di Noto, ne riprende quei tratti che ancora oggi possono ispirarci nella vita personale e comunitaria. Orientando la vita, curando attenzioni a bambini e giovani, unendo tenerezza e fedeltà.