Donne e bambini sono al centro dell’attenzione della Casa don Puglisi, per quella vulnerabilità che impegna ad essere con loro e per loro difesa e presenza. La Casa parte da storie concrete. Questo permette di dare nome precisi alla violenza, permette di coglierla anche laddove non si vede subito (come gli effetti sui bambini della mancata crescita di alcune mamme, che forse rimanda a una più ampia responsabilità di tutti noi adulti, di tutti noi adulti che non sempre siamo tali). Non ci si ferma però agli argini, si offre qualcosa di altro per andare oltre la violenza. Si offre quel tessuto relazionale che è una Casa, che chiede al territorio di assumere questa misura per prevenire, curare, costruire un futuro in cui i rapporti siano fraterni. Mettendo per questo al centro la relazione. Occorre per questo coltivare una nuova sapienza, che superi tecnicismo e burocrazia, legando mano, testa e cuore. Ecco perché la proposta della Casa don Puglisi, e più in generale della Caritas diocesana, viene consegnata in una serie di libri (i quaderni dell’Osservatorio) che invitano ad un “pensare gemendo”, ad un pensare che sia gemito di vita nuova, di città che mette al centro la relazione, di un passaggio necessario dalla ‘porta’ alla ‘mensa’. Con un invito a fare passi concreti perché, come amava dire don Pino Puglisi, «se ognuno di noi fa qualcosa, allora possiamo fare molto».
No alla violenza sulle donne e sui bambini di Maurilio Assenza (2012)
No alla violenza sulle donne e sui bambini di Maurilio Assenza (2012) Casa Don Puglisi //casadonpuglisi.it/wp-content/uploads/2020/09/casa-don-puglisi-logo-default.png[vc_btn title=”Leggi l’articolo” color=”primary” size=”sm” link=”url:http%3A%2F%2Fwww.casadonpuglisi.it%2Fwp-content%2Fuploads%2F2017%2F06%2FNo-alla-violenza-su-donne-e-bambini.pdf|||”]