Opponiamo all’orrore della guerra quella forza mite che cura e riunisce

Opponiamo all’orrore della guerra quella forza mite che cura e riunisce

Opponiamo all’orrore della guerra quella forza mite che cura e riunisce 2000 1331 Casa Don Puglisi

Don Tonino Bello amava dire: ”Il potere dei segni contro i segni del potere”. È pensando a questa sua riflessione che, in questi giorni di guerra, abbiamo in molteplici occasioni voluto dare il nostro contributo alla pace presentando le nostre esperienze, ponendoci come segni di logiche altre rispetto a quelle della forza che distrugge, espressioni di una forza che cura e riunisce.

Nella nostra Casa e con le nostre iniziative cittadine opponiamo ogni giorno ad un’istintività che divide la capacità di legare intelligenza e cuore, cielo e terra. Si tratta di quella mite costanza, di quella determinazione con cui a Casa don Puglisi e con Crisci Ranni accompagniamo cammini e contribuiamo a una comunità della cura, luogo sicuro in cui si sanano le ferite della vita e si fa fiorire umanità attraverso l’educazione.

È stato questo il fulcro delle tre relazioni preparate dal direttore della nostra Casa Maurilio Assenza per un convegno a Isola di Gran Sasso, sul tema “Costruire da cristiani la città dell’uomo”, una presenza come lievito nella società, nutrito dalla consapevolezza di un amore grande che raggiunge la vita come un abbraccio. È proprio sentendo dentro di sé questa spinta a donarsi che non si resta indifferenti di fronte alle sofferenze e nemmeno paralizzati di fronte alle difficoltà. Ecco, abbiamo voluto dire che è stato da questo invito ad accogliere l’altro che trentun’anni fa è nata la nostra Casa, pensando all’operato di Don Puglisi e alle sue parole: “Se non possiamo cambiare il mondo, possiamo porre segni e orientarlo”.

Ma i segni che danno senso alla nostra Casa sono stati anche al centro dell’intervento su Crisci Ranni di Fabio Sammito, vicedirettore della Caritas diocesana, al convegno delle Caritas di Sicilia tenuto a Siracusa il 22 e 23 aprile. In questo contesto la realtà di Crisci ranni è stata presentata come una delle esperienze-segno per percorrere le vie indicate da papa Francesco alle Caritas d’Italia: le vie della scelta preferenziale dei poveri, della creatività, del Vangelo.

È grazie ad esperienze come queste che possiamo raccogliere i frutti di ciò che accade quando poniamo segni creativi di attenzione agli ultimi, ispirati al Vangelo e alla Costituzione, nel cuore dei giovani. Uno di loro una volta ha detto: “Sono passato da Hobbes a Levinas: prima ero convinto che gli uomini fossero dei lupi gli uni gli altri, con il volontariato a Crisci Ranni ho capito che l’altro è un volto che interpella e che rende il nostro io un eccomi”.

Così, con i nostri segni, prepariamo un futuro di pace.