Seminare segni tangibili di speranza

Seminare segni tangibili di speranza

Seminare segni tangibili di speranza Casa Don Puglisi

“I poveri? Gesù non ha avuto paura di identificarsi con loro e alla Chiesa ha affidato il compito di continuare la sua missione di amore compassionevole” – ha sottolineato don Sergio Boccadifuoco nell’incontro dei Centri di ascolto e aiuto della Caritas del versante ragusano. “Sono persone, sono volti che impegnano non a gesti momentanei ma ad una perseveranza nell’incontro con loro come nell’incontro con la Parola” – ha chiarito don Paolo Catinello nell’incontro dei centri del versante siracusano. “Parola e preghiera necessarie, come impariamo da Madre Teresa, perché la carità fiorisca con verità evangelica” – ha detto don Nunzio Distefano – nel suo saluto all’inizio degli incontri (il primo è stato nella parrocchia Sacro Cuore di Modica, il secondo nella parrocchia San Giovanni di Avola). Solo alcune sottolineature per dire come la rete di aiuto della nostra Caritas vuole corrispondere all’invito del papa a ritrovare nei poveri un luogo teologico, di conversione al volto di un Dio che “ascolta il grido del povero” e a partecipare all’agire stesso di Dio che assicura che “la speranza dei poveri non sarà mai delusa”. Per questo ogni anno ormai si inizia con un momento di sosta in cui i 43 centri di aiuto delle nostre parrocchie anzitutto pregano (si sono insieme recitati i vespri), ricevono un messaggio – quest’anno quello del papa per la giornata dei poveri che sarà celebrata il prossimo 17 novembre – con l’invito prima ad una interiorizzazione personale e quindi a confronti perché l’aiuto si evolva, sempre più sia evangelico e non solo assistenziale. E così in questi anni ci si è dotati del sistema informatico ospoweb di Caritas italiana che permette una documentazione e un discernimento sull’aiuto, oltre che una raccolta di dati per capire l’andamento delle povertà. Inoltre, sempre più prima si ascolta e poi si interviene e per quanto possibile lo si fa a domicilio. Soprattutto insieme all’aiuto materiale maturano gesti di attenzione, come l’aiuto nei compiti o un dono per il compleanno, e segni, come la bottega solidale di Noto, fatta insieme da tutte le parrocchie del vicariato e concepita come luogo in cui si educa ad una spesa attenta e si offrono con dignità i prodotti e i beni con cui si aiuta. Così, anche le somme dell’otto per mille che si impegnano per gli aiuti come buoni spesa (il resto è per progetti rigorosamente documentati) sono in una logica progettuale e promozionale. La carità allora – ha sottolineato il responsabile della rete di aiuto Cristian Modica – diventa esperienza di Chiesa e testimonianza del Vangelo. Per dirlo con il papa diventa “poesia del cielo portata sulla terra”, seminando nel territorio segni tangibili di speranza. Tutto sarà sostenuto, nel cammino della Caritas diocesana, dagli appuntamenti di preghiera, ad iniziare dalla lectio divina che quest’anno sarà fatta sui due versanti della diocesi, a cura dei due assistenti della Caritas don Christian Barone e don Paolo Catinello, in orario che permette anche a chi lavora di partecipare, rivolta ai giovani e alle famiglie, agli educatori, ai volontari che si ritrovano nel servizio e nella ricerca di un senso vero per la vita. E poi, come gli altri anni, i due incontri unitari (biblico il 22 gennaio, con un testimone il 22 aprile) e il ritiro di quaresima (la seconda domenica a Santa Maria della fiducia) e il ritiro residenziale alla Scala (dal pomeriggio del 1 al pomeriggio del 2 giugno).