Strumento di sostegno educativo e di promozione sociale

La Casa don Puglisi tramite la Caritas diocesana di Noto ha accolto sin dal suo inizio ragazzi che svolgevano un anno di obiezione di coscienza al servizio militare

Con la sospensione della leva obbligatorio la Casa ha continuato ad ospitare ragazze e ragazzi in servizio civile volontario. La Caritas Italiana e le Caritas diocesane promuovono infatti da anni una proposta di Servizio Civile (ormai col carattere dell’Universalità) come esperienza di formazione globale della persona.

Ai giovani che si avvicinano al Servizio Civile in Caritas si chiede di pensare a questo anno non come una “parentesi” nella loro vita, ma come un anno intenso, ricco di stimoli e di sfide, un anno che raccoglie le memorie del passato e produce orientamenti per le scelte future. L’intenzione progettuale è di attingere dalla cultura cristiana del servizio, che ha radici assai antiche e profonde, partendo dal cambiamento di sé per giungere ad un cambiamento della società.

Le Caritas diocesane condividono l’impegno di proporre un anno di formazione intesa come competenza del servizio che si svolge, ma anche come momento di auto-riflessione, di ripensamento e di scoperta. Un anno per mettersi alla prova, per conoscere se stessi, fare nuove amicizie, accrescere le proprie conoscenze e competenze; per condividere con altri giovani i propri vissuti attraverso la dimensione comunitaria e la sensibilizzazione. L’intento è quello di proporre un’esperienza che cerchi e costruisca senso. Un’esperienza che davvero cambi se stessi e gli altri. Il Progetto della Casa si allinea altresì agli obiettivi condivisi dalle Caritas a livello nazionale, che mirano in particolare alla prevalente funzione pedagogica anche del Servizio Civile Universale, a cui nel 2020 la Casa si è accreditata nell’apposito albo degli enti di accoglienza.

Il progetto di Servizio Civile presentato come strumento di sostegno educativo e di promozione sociale è rivolto ai bambini, preadolescenti e adolescenti, appartenenti a nuclei familiari multiproblematici e a rischio di “devianza”, accolti presso la Casa don Puglisi. I bambini appartenenti a nuclei familiari in difficoltà e provenienti da contesti socio-culturali fortemente fragili, spesso risultano sprovvisti di figure parentali idonee a seguirli nel loro processo di crescita che ne condiziona fortemente gli aspetti socio relazionali.

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