Vogliamo nel nome di don Puglisi fare della vita un “sì”

Vogliamo nel nome di don Puglisi fare della vita un “sì”

Vogliamo nel nome di don Puglisi fare della vita un “sì” Casa Don Puglisi

Venticinque anni fa il martirio di don Puglisi! In questo tempo estivo di sosta ripensiamo al suo messaggio e con lui pensiamo in modo particolare ai giovani. Commossi nel vedere tanti di loro impegnati prima per quaranta giorni nel grest Crisci ranni, poi un gruppo di loro a fare servizio a Scampia e altri in aiuto di famiglie in difficoltà o a visitare gli anziani. Con don Puglisi vogliamo anzitutto cogliere le nuove ricerche di senso che attraversano i giovani e, con loro e per loro, ritrovare la vocazione fondamentale della vita: sentirci amati e per questo amare! Don Pino amava dirlo con un punto interrogativo posto tra due forti convinzioni: “Sì, ma verso dove? Dare la vita per i propri amici”. Vogliamo nel nome di don Puglisi fare della vita un “sì” e cercare sempre la direzione dell’amore vero, l’amore di dono e di perdono, l’amore con cui ci si mette in gioco e si sta accanto ai più fragili. Ed ecco che vi raggiunge un invito: abbiamo bisogno di volontari per i compiti, sia alla Casa don Puglisi che a Crisci ranni. Un impegno certo serio, ma che non deve spaventare. Basta una volta alla settimana, cercando di essere costanti e avvertire se a volte si deve mancare, basta essere equilibrati tra fermezza e tenerezza, basta seguire qualche attenzione educativa essenziale (non fare i compiti al posto dei bambini, aiutare magari con gesti creativi a capire meglio qualcosa di più difficile, confrontarsi con gli educatori). Basta, bastano piccoli impegni che diventano grandi perché – come amava dire sempre don Pino – “se ognuno di noi fa qualcosa, allora possiamo fare molto”. Non “molte cose”, ma “molto”: perché con responsabilità condivise si risolleva il livello del mondo, si passa dall’indifferenza alla sensibilità, dall’individualismo alla comunione, si resta umani e si rigenera la città! Per i credenti, si vive il Vangelo. Fin d’ora, insieme a quest’invito, vi ricordiamo anche due appuntamenti. Anzitutto venerdì 14 settembre, vigilia del martirio di don Puglisi, invitiamo tutti ad una veglia di preghiera che terremo alle 21 nella chiesa del Monastero delle Benedettine, luogo contemplativo per eccellenza della città. Commuove pensare che la sera prima di essere ucciso don Pino aveva celebrato la messa in una casa di accoglienza per ragazze madri … Poi, mercoledì 26 settembre alle ore 19 nell’auditorium Pietro Floridia di piazza Matteotti ci parlerà di don Puglisi suor Carolina Iavazzo, sua collaboratrice a Brancaccio.

Maurilio Assenza, direttore della Caritas diocesana di Noto