“Fedeltà e tenerezza generano costanza” Don Puglisi
“Con il mio impegno di volontario ho scoperto che possiamo cambiare il mondo dal basso” – così un giovane volontariato aiuta a capire il senso di un impegno, anche piccolo ma gratuito e costante, di volontariato.
Essere volontari è rispondere a una chiamata: se l’altro ha bisogno di me, io ci sono! Come amico, quindi non per risolvere i problemi, ma per camminare insieme. Don Puglisi amava dire che “ci vogliono insieme fedeltà e tenerezza”, perché la fedeltà da sola diventa rigidità, la tenerezza da sola sentimentalismo, insieme invece generano costanza: la costanza nel voler bene e nel farlo insieme, immettendo nella città e nella storia un germe di novità e di bellezza.
Si può aiutare per i compiti e per i giochi
Ogni pomeriggio i nostri bambini fanno i compiti. Se c’è qualcuno accanto, si sentono più sicuri. Papa Francesco parla di affettoterapia. Basta un impegno settimanale, ma costante. E c’è sempre la presenza degli educatori per meglio capire come stare accanto aiutando a crescere e quindi senza sostituirsi al loro impegno di studio, accompagnando con pazienza e cogliendo anche il dono che i bambini ti fanno quando ci si mette ai piedi della loro crescita. Insieme ai compiti, si può aiutare anche per i giochi e le varie attività espressive e sociali.
Si può aiutare per accompagnare in impegni quotidiani
Molto spesso mamme e bambini hanno visite mediche o pratiche da sbrigare e ci vuole qualcuno che accompagni. Ci può essere anche una presenza per allargare il campo relazionale delle mamme e donne ospiti della Casa (con una passeggiata, un invito…) o aiutare per accrescere competenze domestiche. Sempre potendo contare sull’esperienza e la presenza degli operatori ed educatori della Casa.
Si può aiutare con affiancamenti familiari
Diventa importante per le mamme e per i bambini, ma anche per donne solo ospiti della Casa, poter contare sulla vicinanza di famiglie che affiancano e invitano, offrendo un sostegno affettuoso e un modello positivo, ma anche per poter non solo ricevere ma anche dare, con quella reciprocità nelle piccole cose di ogni giorno che aiuta a ritrovare fiducia in se stessi e nella vita.
Si può aiutare nella logistica e nella vita della Casa
La nostra è una Casa grande, ci sono tante cose da sistemare e tante piccole manutenzioni, c’è da curare il risparmio, ci sono molteplici impegni amministrativi. Si possono offrire tempo, competenze professionali, presenze. Per esempio per la notte, quando non ci sono particolari problemi, ma solo esserci come volontari ed eventualmente intervenire chiamando l’assistente sociale, il direttore o l’operatore.
“Casa don Puglisi è un’opportunità di crescita. Diventa, soprattutto, una realtà in cui è possibile vivere delle emozioni che a parole è difficile descrivere, ma che dal di dentro si possono percepire. In poche parole: un’amore concreto”